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Osservando gli uccelli non sempre ci si comporta in modo corretto. Ci si inoltra negli ambienti naturali parlando a voce alta e si vestono abiti troppo colorati. Non ci rendiamo conto che, dal momento in cui si entra in un bosco o in una palude, si diventa un animale tra gli animali.
In natura il rumore predominante è il silenzio e i colori hanno tutti un particolare significato. Emettere un suono è per un animale un rischio: significa correre il pericolo di svelare la propria presenza a un predatore. Un uomo che grida costituisce quindi qualcosa di anormale, spaventa. Quindi, mentre passeggiate in campagna alla ricerca di uccelli, non parlate o perlomeno fatelo a bassa voce. Uscendo spesso con le stesse persone poco per volta imparerete a comunicare a gesti.
Una volta constatata la presenza di un uccello, avvicinatevi compiendo piccole tappe di pochi metri, valutando volta per volta l’opportunità di avvicinarvi maggior da eventuali segnali di nervosismo dell’animale. Tenete conto che minore la distanza dall’animale e maggiore è la possibilità che all’improvviso si dia alla fuga. Gli uccelli hanno distanze di fuga diverse da specie a specie. La pernice bianca, per esempio, può rimanere accovacciata e immobile anche se vi trovate a pochi centimetri. Un airone cenerino invece fuggirà vedendovi in lontananza. Questo avviene perché ogni specie ha sviluppato un proprio modello di difesa.
Alcuni sono basati sull’immobilità e il mimetismo del piumaggio, altri sulla capacità di fuggire velocemente alle prime avvisaglie di un pericolo, oppure all’improvviso effettuando brusche manovre.
Sembra che gli uccelli percepiscano la pericolosità dell’essere che si sta avvicinando. Quindi, non rimanete eretti mostrandovi al massimo della vostra prestanza fisica.
Avanzate lentamente, strisciando sui gomiti se la vegetazione non vi nasconde a sufficienza. Col tempo vi renderete conto che, in questo modo, riuscirete a ridurre la distanza tra voi e l’animale.
Non concepite gli uccelli come prede ma come “amici” che desiderate “spiare”. Loro probabilmente vi hanno già visti ma fingono di non essersi accorti della vostra presenza e, mantenendovi sotto controllo, valutano la vostra pericolosità. Camuffando la vostra sagoma umana con un telo mimetico tenuto sulla testa e sulle spalle vi sarà possibile avvicinarvi maggiormente agli uccelli.
remissione di piccoli fischi di richiamo e la produzione di deboli rumori con le labbra (che gli inglesi chiamano pishing) può talvolta attrarre i piccoli passeriformi.
Abbigliamento
Per osservare gli uccelli in natura, senza farli fuggire quando ancora siete molto lontani, dovete evitare di vestirvi con colori sgargianti. Indossate abiti di colore rigorosamente verde, e preferibilmente tutti della stessa tonalità. Evitate quelli di colore verde maculato: la tinta omogenea è meno visibile quando si effettuano piccoli movimenti. Cercate, per quanto possibile, di indossare indumenti di una tinta che si fonda con il colore di fondo dell’ambiente che frequentate.
COME VESTIRSI PER ANDARE IN MONTAGNA E IN COLLINA
Il tempo, soprattutto in estate, è abbastanza imprevedibile. Nel giro di poche ore una giornata splendida può trasformarsi in un inferno di pioggia e fulmini e la temperatura può calare notevolmente.
Se sapete che nella zona che visiterete non vi sono sorgenti di acqua potabile — e questa, purtroppo, al giorno d’oggi è la regola — dovete portare con voi una borraccia che ne contenga almeno un litro. L’acqua è il liquido più dissetante, e può servire anche a lavare eventuali ferite. Tenete conto che le passeggiate lungo i fiumi fanno
accrescere psicologicamente il bisogno di bere. Portate nello zaino: biancheria di ricambio, una tuta leggera per sostituire eventualmente gli abiti inzuppati, un piccolo asciugamano, un poncho impermeabile, occupa pochissimo spazio e offre un valido riparo dalla pioggia.
Molto utile è anche l’acquisto di un piccolo ombrello del tipo tascabile, ovviamente verde, che oltre a proteggervi dalla pioggia può trasformarsi in un piccolo ma utile accorgimento per un appostamento.
Giaccone
Il giaccone deve essere di cotone robusto, antistrappo. Scegliete modelli con molte tasche e chiusure a bottone o cerniera.
Evitate chiusure a velcro e tessuti impermeabili che nel silenzio della natura si rivelino troppo rumorosi.
Sotto le ascelle
All’interno del giaccone fatevi cucire delle piccole tasche sotto le ascelle. Nel periodo invernale ci infilerete le batterie delle vostre apparecchiature che, venendo così scaldate dal vostro corpo, manterranno più a lungo la carica.
Cappuccio
Il giaccone deve possedere un cappuccio staccabile che vi ripari in caso di vento forte e freddo.
Camicia
Non deve mai essere molto pesante, neanche in inverno. Vestirsi a più strati con indumenti leggeri consente un isolamento migliore di quello che si ottiene indossando un unico indumento molto pesante. I frequentatori della montagna seguono questa regola.
Pantaloni
Per osservare gli uccelli dovrete spesso rimanere inginocchiati o seduti per lungo tempo ed è bene che i pantaloni siano più larghi di quelli
che indossate normalmente. Così come gli altri indumenti, devono essere in un tessuto che non assorba facilmente (né il sudore, né l’umidità del terreno sul quale sedete) per evitare spiacevoli sensazioni durante gli appostamenti. Cucite sulle ginocchia, e magari anche sul sedere, un pezzo di tela impermeabile: sarà molto utile a proteggervi per brevi stazionamenti.
Cappello
Deve essere robusto, con larghe falde che riparino il viso dalla pioggia e dal riflesso del sole. In inverno, per appostamenti in condizioni climatiche rigide, è opportuno portare con sé un passamontagna di lana. Molto utili sono anche i ripara-gola in tessuto pile.
Fazzoletto
Un fazzoletto di cotone al collo, naturalmente verde, vi riparerà da punture di insetti e assorbirà il sudore durante le marce impegnative.
I guanti
Indispensabili d’inverno se dovete estrarre le mani dalle tasche per maneggiare oggetti. Con le temperature rigide, le attrezzature in metallo, scale o cavalletti fotografici, diventano intoccabili. Le manopole, pur essendo più scomode, sono da preferire ai guanti perché mantengono più calde le dita della mano.
Scarponi
Munitevi di un paio di scarponi di buona qualità. Non risparmiate sull’acquisto di questo accessorio, i vostri piedi vi ringrazieranno. Scegliete un paio di scarponcini leggeri da trekking per l’estate e uno più pesante per l’inverno, quando il terreno può essere coperto di neve. La calzatura deve proteggere anche la caviglia, ciò vi metterà al riparo da distorsioni e da morsi di serpente.
Tenete conto che per adattare un paio di scarponi ai vostri piedi ci vorrà un po’ di tempo. Quindi, prima di intraprendere lunghe marce, indossate gli scarponi nuovi per piccoli tragitti, finché non si saranno ammorbiditi.
COME VESTIRSI PER VISITARE LE ZONE UMIDE
Stagni e paludi sono ambienti che mettono a dura prova chi desidera osservare la vita degli uccelli.
In estate vi fa molto caldo ed è necessario reintegrare i liquidi molto spesso. Le zanzare si accaniscono sulla pelle dei visitatori, rendendo in certe ore addirittura sconsigliabile frequentare gli acquitrini. Se non conoscete molto bene la zona che visiterete — se non sapete cioè quali sono i periodi nei quali maggiormente rischiate di tornare a casa irriconoscibili — vestitevi con indumenti che coprano tutto il corpo, mani comprese. Non affidate la vostra salvezza esclusivamente ai liquidi repellenti, poiché spesso hanno un effetto limitato nel tempo.
Ricordatevi di portare con voi anche un tubetto di pomata per calmare il prurito. Non spaventatevi per quanto è stato detto. I tramonti in palude, o in laguna, con il sole che arrossa gli esili fusti delle canne e risplende sull’acqua, accompagnati da un dolce canto d’uccelli, sono uno dei più struggenti spettacoli della natura.
Nelle zone umide sono indispensabili gli stivali. Se desiderate addentrarvi nei canneti allagati o dove l’acqua è più profonda, dovrete munirvi di stivali da pescatore alti fino alla coscia. Armatevi anche di un lungo bastone che userete per saggiare il terreno mentre avanzate nelle torbide acque. Eviterete così di cadere in qualche buca o canale. Se prevedete invece di limitarvi a passeggiare sugli argini, un paio di stivali alti fino al polpaccio saranno sufficienti a proteggervi dall’umidità presente sulla vegetazione nelle prime ore del mattino, o dopo un’abbondante pioggia, evitandovi i problemi di traspirazione che provocano gli stivali lunghi.
Attrezzatura
Il binocolo
Il binocolo per birdwatching è l’attrezzo più importante per chi ama osservare gli animali. Scegliete binocoli con ingrandimenti che varino da 7 a 10 e lente di almeno 40 mm di diametro. Ingrandimenti maggiori affaticano facilmente gli occhi e non possono essere usati a mano libera. Non acquistate binocoli economici: i risultati che danno sono modesti. Acquistate il vostro binocolo in negozio sul far della sera.
A quell’ora si nota meglio la differenza di luminosità tra binocoli buoni e scadenti. La luminosità è determinata dalla grandezza della pupilla d’uscita, cioè dal rapporto tra diametro dell’obiettivo gente grande) in millimetri e numero degli ingrandimenti. I binocoli che hanno pupilla d’uscita con diametro tra 4 e 7 mm sono i più luminosi.
Ricordate che un buon binocolo dura una vita e rispetta i vostri occhi.
Il capanno
Nei negozi di articoli militari o di caccia e pesca troverete degli ottimi capanni in tela. Scegliete quelli con paletti di alluminio che sono più leggeri da trasportare. Nel posizionare il vostro capanno tenete conto del movimento del sole. Cercate di orientare l’appostamento in modo tale da non avere i raggi solari negli occhi proprio nell’orario in cui pensate di appostarvi. Se ne avete la possibilità non smontate il capanno a fine giornata: gli uccelli si abitueranno.
Lo sgabello
Si dimostra indispensabile quando dovete restare seduti per molto tempo. Vi terrà al riparo dall’umidità ed eviterà l’indolenzimento delle gambe. Il sedile deve essere in materiale impermeabile.
Il cannocchiale
Risulta essere necessario per chi ama osservare uccelli che frequentano zone umide estese e aperte. Molto spesso tali specie si raggruppano a distanza di sicurezza dalla riva ma, con il cannocchiale, è possibile distinguerne le caratteristiche del piumaggio. Si dimostra inoltre utile per osservare i rapaci e altre specie che nidificano sulle pareti rocciose. È consigliato un cannocchiale da 30 ingrandimenti almeno.
La scala
Vi servirà quando, impegnandovi nella ricerca scientifica, vorrete raccogliere dati sulla riproduzione di specie che nidificano in luoghi difficilmente raggiungibili. Le scale smontabili in alluminio, sono da preferire in quanto facilmente trasportabili nei boschi e sulle autovetture.
La canoa
Se avete la fortuna di frequentare una zona umida molto estesa la canoa vi permetterà di vederla da un’altra angolazione. Potrete con essa aggirarvi nei canneti e nei piccoli canali irraggiungibili a piedi, riuscendo così a osservare gli uccelli più da vicino.
Le racchette da neve e gli sci da escursionismo
Se vivete nelle vicinanze della montagna un paio di racchette da neve e un paio di sci da escursionismo, con pelli di foca, vi permetteranno di frequentare i boschi agli inizi della primavera.
Accessori
Lo zaino
Indovinate di quale colore deve essere lo zaino? Verde, naturalmente. Acquistate un modello non molto grande (45 litri) per escursioni di una giornata, o di dimensioni maggiori (70 litri) se dovete pernottare all’aperto o portare con voi attrezzatura fotografica.
Sceglietelo preferibilmente con due tasche esterne laterali e una centrale.
Nelle tasche metterete un cordino da roccia, un moschettone, la bussola, un termometro (vanno bene quelli per misurare la temperatura della neve), una lente d’ingrandimento, un coltello multiuso, sacchettini di nylon e scatoline rigide per deporvi i reperti raccolti.
I libri
Sono assieme al binocolo uno degli strumenti da lavoro indispensabili all’aspirante studioso di uccelli. Agli inizi è necessario dotarsi di un buon manuale di riconoscimento delle specie. Preferite quelli in cui gli uccelli sono raffigurati con disegni. In essi vengono meglio evidenziati i caratteri del piumaggio. Se vorrete compiere passi ulteriori nella conoscenza dei vostri amici pennuti troverete nelle migliori librerie testi che trattano diversi aspetti della loro vita. Ai veri appassionati è possibile acquistare direttamente all’estero per corrispondenza, presso librerie specializzate inglesi, volumi di qualità favolosa. La maggior parte dei testi è in inglese ma è sufficiente una conoscenza scolastica della lingua, e un po’ di pazienza, per consultarli.
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Regole da seguire per birdwatching
Vediamo ora quali sono le regole da seguire nel birdwatching.
NON DISTURBARE GLI UCCELLI SENZA MOTIVO
Evita di inseguirli a lungo per la bramosia di scattare una fotografia. Evita di spaventarli con i tuoi schiamazzi.
SEGNALA PRONTAMENTE AGLI AGENTI DI VIGILANZA IL RITROVAMENTO DI ATTREZZI DA BRACCONAGGIO
La tua segnalazione può salvare molti animali e porre termine a un’attività illecita che dura probabilmente da anni.
RIFERISCI LE TUE OSSERVAZIONI INTERESSANTI A UN ESPERTO LOCALE
Spesso gli avvistamenti di specie molto rare sono effettuati da principianti che, come si sa, godono dei classici colpi di fortuna.
CERCA DI ESSERE RISPETTOSO DEI DIRITTI DEI PROPRIETARI DEI TERRENI NEI QUALI TI INOLTRI
Cammina ai margini dei prati da sfalcio senza rovinare l’erba. Non danneggiare gli alberi. Chiedi il permesso per entrare nei fondi recintati.
NON LASCIARE TRACCE DEL TUO PASSAGGIO
Non abbandonare rifiuti in campagna. Possono essere lasciati sul posto i resti alimentari del tuo pranzo, come carne, frutta e pane, appetiti anche dagli animali.
TIENITI IN CONTATTO CON ALTRI APPASSIONATI
Frequentare altre persone che apprezzano osservare gli uccelli e studiarne il comportamento ti aiuta ad accrescere le tue conoscenze.
NON FARE NULLA CHE POSSA FACILITARE LA PREDAZIONE DI UN NIDO
Se trovi un nido di un uccello non visitarlo molto spesso. Evita di allargare la vegetazione attorno a esso altrimenti renderai visibili ai predatori uova e pulcini.
EVITA DI MOSTRARE LE ZONE FREQUENTATE DA SPECIE RARE A UNA PERSONA CHE NON GODE DELLA TUA FIDUCIA
Il disturbo arrecato a queste specie deve essere ridotto al minimo. Aspiranti fotografi professionisti e bracconieri devono essere tenuti alla larga.
DIFENDI L’AMBIENTE NATURALE POICHÉ LA SUA SALVAGUARDIA È INDISPENSABILE PER LA VITA DEGLI ANIMALI SELVATICI
La distruzione delle zone umide e la cementificazione delle coste italiane sono le principali cause della notevole riduzione di alcune specie di uccelli acquatici e di rapaci.
TRASMETTI AGLI ALTRI IL TUO AMORE PER LA NATURA
In Italia la sensibilità naturalistica è minore che negli altri Paesi europei. Diffondere le tue conoscenze aiuta a rendere partecipi altre persone all’attività di salvaguardia dell’ambiente.